TOP3 Lending Platforms: come generare guadagni passivi dalle tue criptovalute

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Esiste un modo per guadagnare più criptovalute mentre si fa “hodling” delle proprie? Possiamo generare dei profitti passivi da aggiungere al valore delle nostre criptovalute, mentre si spera che il loro prezzo possa diventare sempre maggiore nel corso degli anni?

In questo articolo proviamo a definire la lista di quelle che secondo noi potrebbero essere le 3 migliori piattaforme da utilizzare a questo scopo, mettendo a confronto i loro pro ed i loro contro. 

Binance earn

Binance ha aperto le sue porte ai traders nel 2017, dopo aver raccolto 15 milioni di dollari attraverso una ICO (Initial Coin Offering), e la sua piattaforma è senza dubbio la più conosciuta ed utilizzata al mondo.

E’ possibile trovare centinaia delle principali e più vecchie criptovalute, ed offre la migliore liquidità insieme a numerosissimi diversi servizi per i propri utenti.

Uno di questi prodotti aggiuntivi in offerta per i propri utenti è appunto “Binance earn”: in pratica si guadagnano interessi fornendo in prestito le criptovalute detenute nel proprio portafoglio.

Ovviamente è molto importante capire da dove derivano questi interessi. Gli utenti prestano le proprie criptovalute ai cosiddetti “margin traders” sulla piattaforma, e loro li ripagano con degli interessi proprio per avergliele prestato a termine.

E’ altrettanto importante sapere che ci sono due diverse modalità per usufruire di questa opportunità di guadagno passivo:

  • la prima è la  “Fixed Term Deposit”, ovvero un deposito con termine temporale fisso, che prevede di bloccare i propri fondi sulla piattaforma per un periodo di tempo predeterminato, che può essere di 7/14/30/60/90 giorni, ed è l’utente a scegliere quello che preferisce in base alle soluzioni ancora disponibili, ottenendo una ricompensa tanto maggiore quanto più lunga è la durata scelta per il prestito;
  • la seconda è la “Flexible Savings”, ovvero un deposito con termine temporale flessibile, grazie al quale gli utenti possono decidere di sbloccare i propri fondi in qualsiasi momento, ricevendo però in cambio un interesse più basso rispetto alla modalità precedente.

Binance earn offre anche opportunità di guadagno passivo con un livello di rischio più elevato, come il DeFi staking o il Liquid swap. E’ preferibile però lasciare queste modalità di investimento agli utenti ben informati ed esperti, proprio perchè il rischio di incorrere in grosse perdite del proprio capitale è abbastanza elevato, soprattutto se non si sa bene cosa si sta facendo. Quindi è bene che ogni lettore sia assolutamente consapevole di ciò, e che non corra inutili rischi per inseguire veloci guadagni, che potrebbero trasformarsi in grosse perdite.

Cosa dire riguardo alla sicurezza della piattaforma? Binance lavora continuamente per migliorarla, ciò nonostante fu hackerato nel 2019; tutti gli utenti furono rimborsati grazie all’utilizzo del fondo “SAFU”, appositamente creato dai manager di Binance per queste spiacevoli eventualità.

BlockFi

Anche BlockFi fu fondata nel 2017, ha sede negli Stati Uniti ed è supportato da alcuni dei più ricchi investitori dell’ecosistema crypto.

I tassi di interesse offerti da questa piattaforma sono molto competitivi: ad esempio puoi depositare qualsiasi quantitativo di Chainlink (LINK) ed ottenere il 5,5% APY, oppure di Litecoin (LTC) ed ottenere il 6,5% APY, o ancora puoi decidere di depositare stablecoins come USDC ed ottenere un ottimo 8,6% APY, o ancora meglio il 9,3% se depositi USDT.

Le cose si fanno un po’ meno semplici quando si prova a ricavare buoni guadagni passivi con Bitcoin ed Ethereum, perchè in questi due casi l’ammontare di interessi ricevuti dipende dal quantitativo di BTC ed ETH che viene depositato: ad esempio, si può ottenere il 6% APY se di decide di depositare da 0 a 1 BTC, oppure il 2% da 1 a 20 BTC, e solo lo 0,5% da 20 BTC in poi.

Quindi in pratica, se si desidera massimizzare il tasso di interesse ricevuto, non bisogna depositare più di 1 Bitcoin. Lo stesso succede riguardo ad Ethereum, si può ottenere il 5,25% APY depositando da 0 a 100 ETH, mentre da 100 a 1000 ETH l’interesse diminuisce al 2% APY.

Come vengono generati questi tassi di interesse? BlockFi agisce più o meno come una Banca che gestisce i depositi ricevuti per utilizzarli con chi richiede prestiti e finanziamenti. Nel caso di BlockFi, i soggetti richiedenti sono per lo più aziende attive nel settore delle criptovalute, che hanno bisogno di liquidità per finanziare le proprie operazioni.

Kucoin

Come Binance, anche Kucoin ha iniziato ad offrire i servizi del proprio exchange agli utenti nel 2017, è registrato legalmente alle Seychelles ed i suoi uffici sono localizzati a Singapore per quanto riguarda la parte operativa.

Kucoin è un exchange molto attento alla sicurezza, tuttavia fu hackerato nel corso del 2020, e rischiò di perdere circa 280 milioni di dollari in criptovalute; grazie ad un intervento tempestivo del suo team, nessun utente subì delle perdite dai propri account, e quasi tutta la cifra colpita dal tentativo di frode fu recuperata.

Come sono i tassi di interesse offerti? E’ possibile depositare decine delle principali criptovalute, quali BTC, ETH, ADA, XRP, ed ottenere dei tassi molto interessanti. In alcuni casi il tasso per USDT può essere anche superiore al 20% APY, mentre per ETH le medie sono di circa il 5,5% APY, leggermente superiore rispetto a quanto offerto da BlockFi.

Kucoin stabilisce un termine variabile tra 7, 14 o 28 giorni per i depositi dei suoi utenti.

Dal punto di vista operativo, Kucoin è molto simile al sistema impiegato da Binance, ovvero gli utenti concedono ai “margin traders” la possibilità di usare le loro criptovalute depositate sulla piattaforma.

In conclusione

E’ fondamentale sapere che le piattaforme centralizzate di cui abbiamo parlato possono essere hackerate, per questo motivo non è raccomandabile depositare tutte le proprie criptovalute su una sola di esse, in modo da suddividere il livello di rischio e poterlo gestire in caso di necessità.

Gli utenti crypto devono essere informati riguardo alla differenza che intercorre tra piattaforme centralizzate e decentralizzate, perchè nel caso delle prime, le chiavi private dei portafogli contenenti le criptovalute depositate dagli utenti sono detenute dall’exchange stesso, e l’utente non è di conseguenza realmente in possesso dei propri averi.

Nonostante queste precisazioni, il lending di criptovalute destinato a generare guadagni passivi resta un’opportunità di profitto molto interessante, che tutti coloro che investono in crypto dovrebbero studiare e tenere in considerazione per aumentare i propri guadagni, mentre si continua a “hodlare” le proprie criptovalute in attesa che i loro prezzi decollino in direzione Luna! 

Avvertenza

Ricordiamo a tutti i nostri lettori l’importanza fondamentale di condurre personalmente approfondite ricerche riguardo ai progetti in cui si vogliono investire i propri risparmi, e sottolineiamo che lo scopo di questo articolo vuole essere soltanto quello di diffondere maggiore conoscenza sull’intero ecosistena crypto, e non di offrire consigli di investimento.

Mirko Catapanohttps://www.cryptoquotidiano.it
Laureato in Economia con lode, inizia a lavorare nel settore tecnologico nel 2010 co-fondando Spot IT, un'azienda di IT trading di cui è ancora socio. Consulente per aziende, start up e liberi professionisti. Imprenditore appassionato di blockchain e criptovalute, fonda CryptoQuotidiano nel 2020.

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